Finalmente sono riuscita a ritagliarmi del tempo per raccontarvi la mia meravigliosa vacanza a Capo Verde. Ho pensato che sarebbe stato più utile ed al contempo interessante dividervi il mio racconto in due parti.
Il primo post sarà interamente dedicato alla struttura che mi ha accolto, ovvero il Riu Carambola, e sarà per lo più una descrizione del resort e di quello che offre. Insomma, spero possa essere un ottima risorsa per chi in futuro vorrà passare la sua vacanza in questo magnifico posto.
La seconda parte, invece, voglio dedicarla a quella che è l’isola di Boa Vista, alle meraviglie che ho potuto vedere con i miei occhi e alle esperienze che vi consiglio di fare.
Iniziamo con il viaggio.
Siamo partiti il 19 di ottobre da Bologna alle 6.30am circa. Abitando in due città differenti e avendo difficoltà nel raggiungere l’aeroporto così presto io e il mio ragazzo abbiamo deciso di prenotare un albergo vicino per trascorrere sia la notte del 18 che la sera del ritorno (siamo tornati il 26 ottobre a mezzanotte e mezza) per non dover fare levatacce o guidare da mezzi addormentati. Vista la perfetta vicinanza abbiamo prenotato una camera matrimoniale standard al Flyon che, da quello che abbiamo potuto notare, è frequentato da hostess/steward e piloti.
L’albergo è molto carino e funzionale e il personale è professionale e gentile. L’unica nota a sfavore è la disposizione delle camere decisamente POCO INTUITIVA! Ci abbiamo messo un po’ prima di trovare la nostra. Vi lascio immaginare le risate che ci siamo fatti in corridoio mentre facevamo avanti e indietro con tutte le valigie.
Dopo circa una ventina di minuti siamo riusciti a trovare finalmente la camera e, appena aperta io, esperta di comodità, ho notato subito le dimensioni del letto… un favoloso KING SIZE!
Mi dispiace ma le dimensioni del letto contano eccome, soprattutto per chi dorme con me visto che io mi approprio del 70% del materasso e almeno di 2 cuscini!
La nostra stanza nel complesso era molto carina, pulita e con tutto il necessario.
Dopo una veloce rinfrescata ci siamo fiondati subito al ristorante affamatissimi ma purtroppo la cena non è stata come ci aspettavamo. Porzioni misere, attesa infinita e conto salato.
Il conto salato è stato però compensato dalla comodità di quel letto… qualcosa di maledettamente meraviglioso… ho cercato anche di spiare di che marca fosse il materasso ma non ho trovato risposta.
Alle 4.30 di notte ci siamo svegliati e preparati per andare in aeroporto, Check-in rapido e via ad imbarcarsi.
Il pacchetto franco rosso che avevamo scelto comprendeva il volo con la Neos unico vettore italiano ad effettuare la tratta Italia-Capoverde.
L’andata è durata circa 8 ore con uno scalo a Roma di un’oretta e mezzo e, devo essere sincera, per quanto io sia un’amante dell’aereo le ultime ore sono state un po’ stressanti per via dei numerosi crampi alle gambe (e ve lo dice una che è non è una pertica); il mio ragazzo, che è alto, ha decisamente sofferto e l’ultima ora l’ha passata in piedi. Onestamente non mi è mai capitato di sentirmi formicolare così tanto le gambe durante un volo e ne ho fatti pure di più lunghi! Il consiglio che vi posso dare è chiedere all’agenzia a cui vi appoggiate di riservarvi, appena è possibile fare il check-in online, i posti della fila 15 ovvero quella in cui ci sono le exit doors dove lo spazio tra un seggiolino e l’altro è maggiore e c’è la possibilità di stendere le gambe.
Gambe formicolanti a parte, il volo non è stato poi così un inferno, non per me almeno visto che ho dormito la maggior parte del tempo e mi sono svegliata giusto quando hanno portato la colazione e per vedere l’alba dal finestrino (da terribile romanticona).
Ed ecco che dal finestrino avvisto finalmente “TERRA”… e poi sabbia, poi roccia e poi di nuovo sabbia… finalmente arrivati!
Appena sono scesa dall’aereo ho respirato aria calda e la sulla mia faccia si è stampato un sorriso a 500 denti. Finalmente DI NUOVO CALDO! Il caldo che piace a me, non umido e afoso ma secco e ventilato. La pace.
Dopo una breve attesa per il visto ci hanno accolto i due ragazzi di Franco Rosso: Irma e Maurizio che ci hanno indicato il nostro pullman (transfer aeroporto-resort) e ci hanno fatto compilare i fogli per il check-in in albergo.
In circa 4 minuti abbiamo raggiunto il fantastico Riu Karamboa che visto da lontano potrebbe sembrare la reggia di uno sceicco in mezzo al deserto.
Scesi dal pullman c’è stato offerto un rinfrescante cocktail analcolico mentre aspettavamo di registrarci e ricevere la chiave della camera e il bracciale (all inclusive 24h – per accedere ai buffet e ai vari bar del resort).
Dopo aver fatto un tour della camera, per la cronaca molto carina, con un comodissimo lettone (anche questo king size) un’ampia terrazza e un bel bagno comunicante, con guardaroba e cassaforte, la doccia e un altra porticina che separava il sanitario dal resto della stanza, lasciati bagagli e borsoni ci siamo fiondati subito nel ristorante principale affamati come non mai (strano).
Il buffet del ristorante principale è super vario, dai piatti tipici capoverdiani si passa in un attimo a freschissime insalate, pizza, pasta e pane (che onestamente non ho mangiato perché non sono una grande amante) fino ad arrivare a pietanze più internazionali hamburger, hot dog, patatine, nuggets etc.. un reparto dolci&gelato che faceva invidia a Buddy Valastro e la zona bevande (coca cola, aranciata, succhi di frutta tropicali, acqua, vino e birra).
Nel corso della vacanza ho avuto modo di assaggiare più o meno tutto e quello che non mangiavo io, per via di intolleranze o perché non mi andava, l’ha assaggiato il mio ragazzo e siamo giunti alla conclusione che il cibo è buono e, grazie alla varietà di pietanze, perfetto per tutti i palati.
Personalmente ho apprezzato molto le insalatone e i vari piatti capoverdiani (soprattutto la cachupa rica) a base di carne, pesce e molte moltissime verdure.Il resort è molto grande ma non dispersivo, il complesso principale è quello che accoglie la reception, vari negozietti di souvenir, un internet point, un bazaar molto costoso (ho comprato shampoo e balsamo dell’Elvive e ho speso 19€!), il teatro dove si tengono gli spettacoli serali e i bar (aperti solo la sera). Le camere sono disposte in piccole palazzine lungo i lati del resort suddivise in 3 piani e hanno tutti i confort (asciugacapelli, ventilatore, aria condizionata, tv, piccolo frigorifero e telefono). La struttura offre molte attività di intrattenimento, Riu Fit, animazione per bambini, Riu Art e vari sport da poter svolgere durante l’arco della giornata; inoltre sono presenti due campi da tennis prenotabili (senza costi aggiuntivi) alla reception.La piscina è molto grande ed è circondata da sdraio e ombrelloni. Se cerchi la posizione migliore per prendere il sole o semplicemente per riposarti a bordo piscina mettiti l’anima in pace: o arraffi un posto la mattina presto oppure ti devi accontentare di quello che trovi perché l’hotel ospita sempre tantissimi turisti (MOLTO MATTINIERI).Da un lato della piscina potrete trovare il bar con bancone e tavoli direttamente in acqua e dall’altro uno dei tre ristoranti tematici presenti nel resort – Las Dunas – che offre pranzi light a buffet, snack durante il giorno e una cena tipica africana la sera. I ristoranti “Barlovento” e “Buda”, rispettivamente capoverdiano e asiatico, si trovano invece nel complesso principale e possono essere prenotati, senza costi aggiuntivi, alla reception 3 giorni prima. Ho avuto modo di provare solo il capoverdiano e l’asiatico durante la mia permanenza e dei due mi è piaciuto di più il “Barlovento”, piatti tipici, pesce freschissimo e la grigliata di pesce era deliziosa! Il “Buda” non mi ha fatto impazzire, forse perché mi aspettavo più sushi e meno cinese, ma, ammetto che il sashimi di tonno era buonissimo!
Il resort ha anche una spiaggia privata con ombrelloni e lettini più facilmente acaparrabili nell’arco della giornata rispetto alla zona piscina.
La cosa che ho apprezzato di più però è stato il centro Wellness “Renova Spa” che offre vari trattamenti, un centro massaggi, un salone di bellezza (a pagamento), sauna, jacuzzi (calda e fredda) e palestra ad accesso gratuito. Uno degli ultimi giorni, stufa di litigare con i miei capelli crespi, ho deciso di andarmi a fare una maschera e una piega al salone e ne sono uscita pienamente soddisfatta e con una chioma liscia e morbidissima. Il mio ragazzo invece, colto da un improvviso mal di schiena (nel prossimo post vi racconto cosa gli è successo), ha deciso di farsi fare un massaggio “back, neck & sholders” ed è uscito rigenerato!
Per quanto riguarda lo staff invece devo dare 5 stelle e bacio accademico a FrancoRosso e all’animazione internazionale presente nel resort!
Innanzitutto, NON INVADENTI. Ci sono, infatti, moltissime attività da poter fare ma nessuno ti costringe o insiste a partecipare, cosa che invece mi era capitata in altri villaggi. Lo staff di FrancoRosso (Maurizio, Irma ed Etienne) è gentilissimo, super disponibile e ben organizzato e si preoccupa di farti passare una vacanza in totale relax. Ringrazio soprattutto questi ragazzi perché davvero ci hanno fatto sentire coccolati fin dall’inizio. Lo staff internazionale è sempre super attivo e pronto a farti divertire sia nel pomeriggio che la sera con fantastici spettacoli a tema, tutti molto simpatici e cordiali.
Insomma qualora foste ancora in dubbio su che struttura scegliere per la vostra vacanza spero che questo post sia stato d’aiuto.
Presto vi racconterò tutte le esperienze che ho fatto su questa meravigliosa isola!